Ti Adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo. Perchè con la Tua Croce hai redento il mondo!
Dal Vangelo secondo Luca
Pilato, riuniti i sommi sacerdoti, le autorità e il popolo, disse: "Mi avete portato quest'uomo come sobillatore del popolo. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo severamente castigato, lo rilascerò". Ma essi si misero a gridare tutti insieme: "A morte costui! Dacci libero Barabba!". Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. Ma essi urlavano: "Crocifiggilo, crocifiggilo".
Ed egli, per la terza volta, disse loro: "Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato nulla in lui che meriti la morte. Lo castigherò severamente e poi lo rilascerò". Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano.
Pilato allora decise che la loro richiesta fosse eseguita. Rilasciò colui che era stato messo in carcere per sommossa e omicidio e che essi richiedevano, e abbandonò Gesù alla loro volontà.
Meditazione
Entriamo con Cristo in un altro dei palazzi del potere. Due sono i protagonisti di fronte all'imputato Gesù silenzioso. Da un lato, ecco la folla vociante, quasi isterica, dominata e guidata da manovre occulte. Essa è vittima della demagogia e diventa complice di un delitto, con la sua superficialità e la sua incapacità di giudizio. Non per nulla la sua reazione è affidata a slogan urlati e reiterati, all'istinto primitivo e violento che ha fame di vendetta, di vittime, di trionfi brutali.
Dall'altro lato c'è Pilato, che incarna un potere più raffínato e più aristocratico. Egli vede con chiarezza che in Gesù non c'è 'nulla che meriti la morte': Lo ripete due volte, con una consapevolezza che però si ritorce su di lui quando ribadisce, ancora per due volte, che "punirà" Gesù per poi lasciarlo libero. Quella punizione è il primo cedimento all'onda demagogica. Ma, alla fine, pur cosciente di condannare un innocente. Pilato cederà totalmente e "consegnerà Gesù al loro volere".
La ragione di Stato. gli interessi da tutelare, gli equilibri politici e altre infamie ammantate di nobili ragioni hanno nella storia allungato all'infinito la fila delle vittime innocenti torturate, umiliate, uccise. Una fila che si distende fino ai nostri giorni con la sua scia di Sangue, nella quale c'è anche quello di Cristo che "insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a Colui che giudica con giustizia" (1Pt 2,23).
Padre, Ave, Gloria