VIIIa Stazione - Gesù consola le donne di Gerusalemme
Ti Adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo. Perchè con la Tua Croce hai redento il mondo!
Dal Vangelo secondo Luca
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.
Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.
Ma Gesù, voltandosi verso le donne, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Perché se trattano così il legno verde, che ne sarà di quello secco?".
Meditazione
Sulla via che conduce al piccolo colle della crocifissione c'è la folla variopinta d'una città dell'Oriente, ieri come oggi.
In quel pomeriggio primaverile s'avanza il condannato Gesù, circondato da un distaccamento militare romano comandato da un centurione.
Attorno a lui si stringe la folla curiosa.
In essa c'è anche un certo Simone, un ebreo originario di Cirene, in Africa: su di lui il centurione fissa lo sguardo, scegliendolo per sorreggere il braccio della croce che Gesù non è ormai più in grado di portare.
Così, senza volerlo e saperlo, Simone diventa un simbolo del discepolo che mette in pratica quelle parole che Gesù un giorno aveva pronunziato: "Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua" (Mt 16,24).
Ma in quella folla che sta ai bordi della via segnata dai passi sanguinanti di Cristo c'è anche un'altra presenza. Un gruppo di donne, forse appartenenti a una confraternita dedicata ad accompagnare i moribondi e le vittime delle esecuzioni capitali. s'accosta a Gesù.
Il dialogo che intercorre tra loro e il condannato si trasforma in un appello di Gesù.
Un monito che giunge sino a noi: "Non piangete su di me ma su voi stessi!".
Il giudizio di Dio incombe sul male che le nostre mani stanno compiendo continuando a crocifiggere Cristo con la violenza, l'odio, le condanne capitali, l'ingiustizia, il disprezzo della vita umana, soprattutto quando è più debole, prima del suo venire alla luce e nel suo naturale avvicinarsi alla morte.
"Cercate, invece, il Signore e vivrete!" (Am 5 6).
Padre, Ave, Gloria