martedì 6 marzo 2007

esorcismo Attilia

Sabato 12 febbraio 2000 - primo esorcismo

Assieme all'esorcista vi erano anche alcune persone fidate e di provata fede e preghiera per aiutarlo nel compito di scacciare i demoni.
L'esorcismo iniziò con la preghiera del Santo Rosario comunitario di protezione dei presenti, dei loro familiari e di liberazione di Attilia e della mamma (assente in quanto anziana e malata).

Alla terza decina Attilia iniziò a provare un senso di soffocamento e a non ricordare le preghiere del Rosario. Alla fine dell'orazione i presenti invocarono con un canto lo Spirito Santo ed effettuarono il canto in lingue. Attilia iniziò ad assumere un aspetto diverso e sofferente (alla fine confidò ai presenti che la preghiera in lingue la faceva star male).


Durante la preghiera di Leone XIII recitata dall'esorcista, Arturo spruzzava il viso di Attilia con acqua di Lourdes, mentre gli altri partecipanti recitavano a bassa voce, in continuazione, il Santo Rosario.
L'esorcista iniziò ad inframmezzare la recita dell'esorcismo di Leone XIII e dei salmi con delle domande, imponendo le mani a Attilia ed ungendola, con dei segni di croce sulla fronte, con olio benedetto.


Esorcista: "In nome di Gesù Cristo ti ordino di dire quanti siete".
Attilia iniziò ad inghiottire ed a muovere il labbro come un cammello, mentre all'interno della bocca, vicino alle gengive, si vedeva dell'inspiegabile sostanza nera che pareva inchiostro. Ma non rispose.


Esorcista: "In quanti siete? Te lo ordino in nome della Santissima Trinità? Indica con la mano quanti siete?"
Attilia, dopo circa quindici minuti di letture di salmi, intervallate da ordini impartiti nel nome di Dio, faticosamente indicò con le dita che dentro di lei c'erano tre presenze.


Esorcista: "Siete anime dannate o angeli decaduti?"
"Non te lo dico!", rispose Attilia assumendo un atteggiamento sardonico e incrociando le braccia in segno di sfida.
Alla fine, dopo ripetuti inviti nel nome di Dio, di Maria Santissima e della Santissima Trinità, l'anima dannata disse d'essere stato, quand'era in vita, un pirata. Affermò d'essere stato ucciso, e d'aver lanciato un urlo di terrore quando finì all'inferno.


Esorcista: "Quante persone vanno all'inferno? Rispondi in nome dello Spirito Santo di verità!"
"Tante!" rispose il pirata.
"Qual è il peccato principale che ai giorni nostri porta le persone all'inferno?" lo incalzò l'esorcista.


"La lussuria! E l'ateismo!", rispose l'anima dannata ormai chiaramente manifestatasi. L'anima dannata sbuffava in continuazione e mostrava un'evidente sofferenza quando Arturo, su invito dell'esorcista, spruzzava il volto di Attilia con acqua di Lourdes, cercando di togliersela.


"Chi ha voluto che Attilia capitasse da noi?", gli chiese l'esorcista.
"Gesù!", rispose il diavolo dopo ripetuti inviti e spruzzate sul viso di acqua di Lourdes. "Pregano Attilia e la sua mamma?" continuò l'esorcista.
"Sì!" disse il pirata.


"Che cosa devono fare affinché tu vada via?"
"Occorre che preghino il rosario!"

"E' vero che non puoi nulla nei confronti di chi prega il Rosario intero devotamente e quotidianamente?" continuò imperterrito l'esorcista.
"E' vero!" confermò l'anima dannata.

"Perché la Madonna ha pianto a Civitavecchia nelle mani di un vescovo?"
"Perché non c'è più religione nel mondo!"

"Che cosa bisogna fare per uscire da questa situazione?", chiese l'esorcista.
"Occorre pregare. Soprattutto in famiglia. Guardare meno televisione e pregare di più. Soprattutto il Rosario", rispose il diavolo.


"E' vero che molti programmi televisivi sono tuoi? Rispondi in nome di Gesù Cristo!"
"E' vero!", rispose con un sorriso sardonico il diavolo.
Attilia, continuando a sbuffare, allungò le gambe e diede qualche colpo ritmico col piede.


"Come mai in Europa vi è una massiccia immigrazione musulmana?"
"Perché certi politici la favoriscono per distruggere i valori cattolici[2]", rispose il demonio..........."">

Tratto dalla Rivista " Il Segno " aprile 2000