sabato 17 febbraio 2007

Gesù posto nel sepolcro

XIVa Stazione - Gesù posto nel sepolcro

Ti Adoriamo, o Cristo, e Ti Benediciamo. Perchè con la Tua Croce hai redento il mondo!

Dal Vangelo secondo Luca

C'era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio; si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù.
Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto.
Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato.
Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati.

Meditazione

Il corpo crocifisso e martoriato di Gesù, avvolto in un lenzuoio funerario, scivola lentamente dalle mani pietose e amorose di Giuseppe di Arimatèa nel sepolcro scavato nella roccia.
Ancora una volta la morte sembra aver celebrato il suo trionfo.
Il libro biblico dei Proverbi immaginava che la bocca aperta degli inferi, incaenata dalle tombe, non gridasse mai: '"Basta!" né placasse mai la sua fame (Prov 30.15-18).
In queste ore di silenzio e di tenebra Cristo ha raggiunto veramente l'umanità che ha i giorni contati e che vede come frontiera la fine della vita.
Eppure c'è già in quel crepuscolo un fremito. L'evangelista nota che "già splendevano le luci del sabato" dalle finestre di Gerusalemme.
L'attesa degli Ebrei nelle loro case diventa quasi un simbolo dell'attesa di quelle donne e di quel discepolo segreto di Gesù.
Un'attesa che, da allora, pervade ogni cuore fedele quando si trova davanti a una tomba o quando sente ramificarsi dentro di sé la mano fredda della malattia e della morte.
Dopo quella notte non c'è il nulla o il fluire del tempo cosmico.
C'è, invece, un'alba diversa dalle solite.
Sono proprio quelle stesse donne, che ora stanno piangendo di fronte a un masso che sigilla il sepolcro di Gesù, che in quel mattino sentiranno l'invito ad aprire gli occhi e a cercare altrove:
'"Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto!" (Lc 24,.5).
A noi il vento dello Spirito porta oggi l'eco delle parole di Paolo:
"La morte è stata inghiottita nella vittoria. Dov'è, o morte, la tua vittoria?... Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!" (1Cor 154-57).
Padre, Ave, Gloria

Padre, Ave, Gloria secondo le intenzioni del Santo Padre.