sabato 8 novembre 2008

Fede, preghiera e testimonianza

Intervista a P. Gabriele Amorth –6-
Tratto da: Esorcismo e preghiere di liberazione

Domanda: Le persone che non credono, che sono lontane dalla Chiesa, e avversano in tutti i modi Medjugorje, il Papa, sono persone disturbate o sono persone che non hanno la grazia?
Don Amorth: Sono persone che non ascoltano la parola di Dio, persone che non pregano, persone che non leggono la Bibbia, in particolare il Vangelo. La fede si alimenta con la preghiera e con la Parola di Dio. E' importante andare a Messa e ascoltarla con vera attenzione. La Messa prima ci nutre con la Parola di Dio, tre letture bibliche da leggere con attenzione e cercare di approfondire, (qualche volta qualcuno mette il foglietto in tasca per poi tornare a rileggerlo a casa sua) e poi con il Corpo di Cristo. La fede così facendo si consolida, ma senza preghiera e senza approfondimento continuo della Parola di Dio la fede si perde. E' importante poi la preghiera in famiglia, è necessario che i genitori preghino con i figli sia quando sono piccoli che quando sono grandi: pregare con tutti e due i genitori. Padre Pio esigeva che i coniugi fossero entrambi credenti e praticanti. Diceva "come si fa a fare una famiglia cristiana se gli sposi non sono credenti e praticanti?" Tante volte, anche a Radio Maria mi fanno questa domanda: "cosa posso fare per mio figlio che non prega più, non va più in Chiesa, mia figlia di 20 anni che è andata a convivere con un uomo divorziato di 60 anni. Prima era tutta chiesa e casa, adesso ha smesso di pregare, ha smesso di andare in Chiesa, a Messa, ha perso tutto, cosa si può fare?" Sono tempi difficili, cercare una qualche buona amica che l'avvicini, o un sacerdote in cui lei aveva già fiducia e stima, cercare di convincere queste persone ad andare per esempio a Lourdes, non da soli, ma con un pellegrinaggio in cui ci sia l'atmosfera di preghiera. Ricordo sempre una delle prime volte che andai a Lourdes quando lungo le strade della cittadina si vedeva la gente con la corona in mano, che pregava camminando. Un uomo grande e grosso si fermò davanti a me con la sua corona per dirmi: "Oh se al mio paese sapessero che io cammino per strada con la corona in mano dicendo il Rosario senza curarmi di quelli che mi vedono, come sarebbero sbalorditi perché non mi hanno mai visto andare in Chiesa…." Queste sono le testimonianze. Anche i preti devono dare testimonianza. Io ce l'ho con quei preti che non hanno più l'abito talare o il clergyman, che vanno vestiti da borghesi, senza neppure una crocetta. Sapete che c'è crisi di clero? Voi sapete che ci sono i seminari vuoti? Voi sapete che qui verso la via Aurelia c'è un istituto dei Crociati di Cristo dove hanno 450 chierici e in altro caseggiato ci sono 150 professi. Ho chiesto a un padre vocazionista: "come vanno le vocazioni a casa vostra?" "A gonfie vele". Voi vedete invece gli istituti di preti, di suore, di frati che chiudono i battenti. Questi sacerdoti sono orgogliosi di portare l'abito talare perché anche quello è una predica, una testimonianza, anche se si suda un po', come è una testimonianza ogni volta che voi avete il coraggio di pregare in pubblico. Padre Peiton, quest'americano e apostolo del Rosario in famiglia diceva: "Se sei in un negozio dove aspetti il tuo turno per fare la spesa, dì un mistero di Rosario, sei davanti alla fermata del pullman che tarda a venire, sgrana il Rosario, e che la gente veda che tu sgrani il Rosario. Io mi sono sempre abituato sin da ragazzo, prima di farmi prete, andando in treno o nei vari viaggi, ecc.., a tirar fuori il Rosario mentre la gente sta li ad annoiarsi aspettando l'arrivo dei treni. Molte volte ho avuto delle persone che mi hanno avvicinato e mi hanno detto: "Oh com'è bravo lei!" Ossia ho visto che anche quella era una testimonianza che è il primo requisito per renderci veramente utili, sapendo che ognuno di noi è importante nel piano di Dio. "
Testimonianza: Una signora, prima di andare a Medjugorje, ha sofferto molto di solitudine, di crisi depressive, di angosce. E' andata a Medjugorje nel mese di maggio, è tornata ed è felice, piena di gioia, le è passato tutto.
Don Amorth: Brava, che il Signore la benedica e le dia sempre gioia, anche quando c'è motivo di sofferenza perché per il cristiano è possibile il dolore, ma non è possibile la tristezza. Tutte le vie che portano al Paradiso passano attraverso il Calvario, ma non è possibile né la tristezza né la malinconia. Grazie.
Domanda: La Corona del Rosario portata al collo, il demonio la vede anche se coperta dai vestiti?
Don Amorth: Certamente il demonio vede la Corona del Rosario al collo e ne ha paura, ne ha il terrore. Una volta il demonio a una carismatica ha detto: "Se le persone sapessero l'importanza e la forza del Rosario, per me sarebbe finita, non potrei più fare niente". E' la preghiera più gradita alla Madonna. Il Rosario è il compendio di tutto il Vangelo (Paolo VI). In realtà non era così, perchè si passava dal quinto mistero Gaudioso, lo smarrimento di Gesù nel Tempio, al primo mistero doloroso, l'orazione di Gesù nell'orto. Veniva saltata tutta la vita pubblica di Gesù, che invece adesso c'è con i Misteri della Luce, scelti con grande cura da papa Giovanni Paolo II. Primo mistero: Il Battesimo di Gesù nel Giordano. E' l'inizio della Sua vita pubblica. Secondo mistero: Le nozze di Cana. Il primo miracolo di Gesù che avviene per l'intervento di Maria ci fa capire come la Madonna prevede le nostre necessità e ci da le grazie di cui abbiamo bisogno, anche quando noi non le chiediamo. Le Sue parole ai servitori: "Fate quello che vi dirà" sono un'esortazione per gli uomini di ogni tempo. Terzo mistero: L'annuncio del Regno. E' forse il mistero più denso. Possiamo riflettere sulla predicazione di Gesù, meditare una parabola, pensare alle beatitudini, ai Suoi miracoli, agli esempi che ci ha dato di umiltà, quando ha lavato i piedi agli apostoli, alle liberazioni dal demonio… Naturalmente ci soffermeremo su un solo aspetto di quelli accennati. Quarto mistero: La Trasfigurazione. I discepoli hanno visto la gloria del Signore risorto perché potessero sopportare lo scandalo della croce. Quinto mistero: L'istituzione dell'Eucarestia, l'ultimo grande atto di Gesù prima della Passione.