martedì 6 marzo 2007

Una liberazione a Medjugorje

Una liberazione a Medjugorje

Racconto tratto dal libro "Nuovi racconti di un esorcista" di Don
Gabriele Amorth

Una madre di famiglia, di un paesetto siciliano, soffre da vari anni
perchè affetta da possessione diabolica. Si chiama Assunta. Anche
alcuni dei suoi familiari pare che abbiano disturbi fisici causati da
vendette di Satana. Dopo alcuni anni di peregrinazioni presso vari
medici, che trovano Assunta sanissima, la sofferente bussa alla porta
del proprio vescovo. Questi, esaminato il caso, l'affida a un
esorcista, che viene aiutato da un gruppo di preghiera che, per
ottenere il buon esito, prega e digiuna. Anch'io, assistendo agli
esorcismi, mi
r
endo conto che si tratta di un caso molto grave, per
cui propongo al marito di portare la moglie a Medjugorje. Dopo qualche
esitazione (in quella famiglia nessuno conosceva i fatti di
Medjugorje) la decisione è presa e si parte.
Arriviamo la domenica 26 luglio 1987. Assuna si sente già male appena
pone i piedi per terrra, scendendo dalla macchina. P. Ivan, il
superiore dei francescani, non ci dà nessuna speranza di aiuto: specie
nel periodo estivo il loro lavoro è massacrante. Propongo di portare
Assunta in chiesa; penso che il demonio non ha nessuna intenzione di
manifestarsi. Il giorno dopo saliamo sul Podbrdo, la collina delle
apparizioni, recitando il rosario. Anche qui non accade niente di
particolare. Scendendo, ci fermiamo davanti alla casa di Vicka, dove
già c'è molta gente. Ho anche il tempo di dire a Vicka che c'è con noi
una donna indemoniata, di nome Assunta. Ed è Assunta che corre subito
0
Averso Vicka e l'abbraccia, scoppiando in lacrime. Vicka l'accarezza
sul capo. A questo gesto il demonio si manifesta: non può tollerare la
mano della veggente. Assunta si butta a terra, urlando in una lingua
sconosciuta. Vicka la prende per mano con delicatezza e raccomanda ai
presenti, sconcertate: <<>>.
Tutti pregano con forza, giovani e vecchi; s'intrecciano preci in
varie lingue perchè i pellegrini sono di diverse nazioni; è una scena
biblica. Vicka asperge Assunta con acqua benedetta e poi le chiede se
si sente meglio. La donna fa segno di sì con la mano. Pensiamo che si
sia liberata e ci scambiamo sguardi di gioia. Il demonio caccia fuori
un urlo spaventoso: aveva finito di andarsene perchè smettessimo di
pregare. Riprendiamo con più ordine, intonando il rosario. Un signore
alza le mani e le tiene verso le spalle di Assunta, ma da lontano; il
demonio non resiste a quel gesto,
p
er cui Assunta urla e si dimena;
occorre trattenerla perchè vorrebbe scagliarsi contro quell'uomo.
Interviene un giovanotto alto e biondo, occhi azzurri, che con grande
forza lotta col diavolo. Capisco appena che gli impone di assogettarsi
a Gesù Cristo, ma è tutto un dialogo serrato, in inglese; Assunta non
sa l'inglese, eppure discute animatamente.
Intono le litanie lauretane. All'invocazione "Regina degli angeli" il
demonio caccia un urlo tremendo; occorrono otto persone per tenere
Assunta. Noi ripetiamo l'invocazione più volte, in tono sempre più
elevato, con la partecipazione di tutti i presenti. E' il momento più
forte. Poi Vicka si avvicina a me: <<>>. Un italiano che sa l'inglese mi
ripete una frase del diavolo: ha detto che sono presenti in venti
demoni. Andiamo in chiesa e Assunta viene fatta entrare nella cappella
delle apparizi
o
ni. Là p.Slavko e p.Felipe pregano su di lei, fino alle
diciannove. Poi escono tutti e ritorniamo alle ventuno; nella cappella
delle prime apparizioni i due sacerdoti pregano ancora fino alle
ventitrè. Sappiamo poi che Assunta ha parlato in varie lingue. Ci
viene dato appuntamento per il pomeriggio seguente; è un caso molto duro.
Alla mattina seguente andiamo da p.Jozo che, dopo la messa, impone le
mani sul capo di Assunta; i demoni non resistono a questo gesto e
reagiscono con violenza. P.Jozo fa portare Assunta in chiesa: occorre
trascinarla con grande forza. C'è molta gente; il padre ne approfitta
per fare una catechesi sull'esistenza del demonio. Poi prega e asperge
più volte Assunta con acqua benedetta; le reazioni sono violentissime.
Dobbiamo ritornare a Medjugorje; p.Jozo fa in tempo a dirci che
occorre spronare Assunta a collaborare: è troppo passiva, non si
aiuta. Alle tredici p.Slavko e p.Felipe ri
p
rendono a pregare nella
canonica. Dopo un'ora veniamo chiamati per collaborare con le nostre
preghiere; ci viene detto che i demoni si sono molto indeboliti, ma
occorre l'adesione piena di Assunta. Mentre preghiamo, si cerca di far
pronunciare all'infelice il nome di Gesù; ci prova, ma sembra presa da
sintomi di soffocamento. Le viene posto il crocifisso sul petto e le
si suggerisce di rinnegare ogni tipo di magia e sortilegio (è un
passaggio determinante in simili casi). Assunta annuisce; era quello
che ci voleva. Continua la preghiera finchè anche Assunta riesce a
pronunciare il nome di Gesù, poi inizia l'Ave Maria. A questo punto
scoppia in un pianto dirotto. E' libera! Usciamo per recarci in
chiesa; ci viene detto che Vicka si è sentita male nell'istante stesso
in cui Assunta veniva liberata; stava pregando per questo.
In chiesa Assunta era in prima fila. Ha seguito con fervore il rosario
e la messa;
n
on ha avuto nessuna difficoltà a comunicarsi. E' questo
un test importante. A cinque anni di distanza posso confermare che la
liberazione è stata radicale. Ora quella mamma è una testimonianza
vivente nella misericordia di Dio ed è uno dei membri più attivi del
gruppo. Non esita a dire che la sua liberazione è stata un trionfo del
Cuore Immacolato di Maria.

Dal libro di Don Amorth "Nuovi racconti di un esorcista"